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mercoledì 17 settembre 2008

Isolanti termoriflettenti

Origine: Francia settore aeronautico

Composizione: pannelli sandwich composti da feltri, lana di pecora, strati plastici, ecc. racchiusi tra due fogli di alluminio

Spessore: variabile comunque attorno a 1,2 cm

Impieghi: Muri, solai, coperture a falda, ecc.

Tipo di posa: per ora vanno utilizzati solo per coibentazioni dall'interno. Vanno posati tra 2 intercapedini d'aria a tenuta (per evitare correnti d'aria, deposito di polvere sulle facce del pannello, ecc.) di circa 2 cm. La rifinitura può essere di qualsiasi tipo (cartongesso, controparete, ecc.)

Potere isolante: non essendo marchiati CE, non sono stati testati secondo la normativa in essere per i materiali tradizionali... alcuni produttori li dichiarano equivalenti a 21 cm di lana di roccia, senza però fornire nessun tipo di marchiatura CE per il prodotto... secondo alcuni istituti europei invece, sono equiparabili ad un normalissimo polistirene con un plus di prestazione del 30% dovuto all'effettiva capacità riflettente del materiale....

Potere acustico: praticamente nullo, va "aiutato" con qualcosa di più adatto

Pregi:
- Costo abbastanza contenuto (sui 3o €/mq posato)
- Inserito nella lista materiali utilizzabili di Casaclima (!?)

Difetti:

- Non sono certificati CE e quindi chi vende tali materiali non fornisce nessun certificato "serio" che garantisca le prestazioni del materiale
- Dal punto di vista acustico è scadente
- Necessaria una posa accurata (condizione comunque indispensabile per qualunque isolante)
- Va protetto contro l'umidità

Conclusioni:
Materiale che viene venduto come la panacea di tutti i mali... in realtà in Germania, ad una nota ditta produttrice, è stato vietato di publicizzare i suoi materiali con i valori stupefacenti indicati nelle loro brochure... valori che invece vengono tranquillamente "venduti" in Italia senza nessun problema...