Fonte: Edilportale
Arriveranno a breve sul tavolo del Consiglio dei Ministri due provvedimenti in materia di inquinament acustico. Si tratta di un decreto legislativo riguardante la classificazione dei requisiti acustici degli edifici e di un decreto legislativo relativo alle norme sull’inquinamento acustico.
Il decreto legislativo relativo alla classificazione dei requisiti acustici degli edifici definisce la determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, nel rispetto della direttiva 2002/49/CE, allo scopo di migliorare le condizioni di comfort acustico all'interno degli edifici, introducendo la classificazione acustica degli ambienti abitativi e degli elementi costruttivi che li compongono.
Il decreto legislativo relativo alla classificazione dei requisiti acustici degli edifici definisce la determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, nel rispetto della direttiva 2002/49/CE, allo scopo di migliorare le condizioni di comfort acustico all'interno degli edifici, introducendo la classificazione acustica degli ambienti abitativi e degli elementi costruttivi che li compongono.
Il decreto riguarda i nuovi interventi edilizi (nuove costruzioni e interventi sull’esistente) che dovranno essere realizzati al fine di minimizzare o ridurre la trasmissione del suono per via aerea, il rumore da impatto o il rumore prodotto da impianti interni all’edificio.
Sono escluse le costruzioni a destinazione agricola, artigianale, industriale, i locali e gli edifici pubblici destinati a spettacoli, gli ambienti di lavoro, ospedali e locali ad uso collettivo dotati di impianto di mascheramento sonoro.
Il provvedimento avrà effetto anche qualora non vengano emanati i criteri per la progettazione, l'esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti. Tali criteri saranno adottati con un decreto interministeriale (previsto all 'art. 3, comma 1, lettera f), della legge 26 ottobre 1995, n . 447) che, secondo la Legge Comunitaria 2009, arriverà in un secondo momento.
La classificazione acustica sarà obbligatoria, a partire dal 31 dicembre 2011 per i nuovi edifici, mentre per quelli esistenti sarà necessaria solo in caso di contenzioso o all’atto della compravendita. Sarà obbligatoria anche in caso di interventi di ristrutturazione volti a modificare gli elementi costruttivi e tecnici che possono compromettere la qualità acustica dell'ambiente abitativo.
Il decreto prevede che la qualità acustica sia perseguita attraverso un attento controllo di tutte le fasi di progettazione e di realizzazione del processo edilizio. La reale classe acustica sarà definita con verifiche a lavori ultimati e la classificazione acustica delle unità immobiliari di nuovi edifici sarà riportata nell’atto di compravendita, analogamente alla certificazione energetica.
Per le modalità e i criteri di classificazione acustica, di valutazione dei requisiti acustici e di verifica acustica, il decreto rinvia alla norma UNI 11367/2010, appena pubblicata.
Dal 1° gennaio 2014 sarà obbligatorio assicurare il livello di comfort minimo, definito dalla classe II, per ottenere l’abitabilità o l’agibilità delle unità immobiliari. Inoltre, nella progettazione acustica delle facciate occorrerà rispettare determinati requisiti, tenendo conto dell’eventuale zonizzazione acustica del territorio comunale e le fasce di pertinenza delle infrastrutture dei trasporti, al fine di garantire il livello mirino di comfort acustico all’interno delle unità immobiliari. Gli ospedali, le scuole e le strutture similari devono rispettare limiti particolari. Anche in tal caso il valore limite dell’'isolamento di facciata è definito in funzione della classificazione acustica comunale.
La classificazione acustica sarà obbligatoria, a partire dal 31 dicembre 2011 per i nuovi edifici, mentre per quelli esistenti sarà necessaria solo in caso di contenzioso o all’atto della compravendita. Sarà obbligatoria anche in caso di interventi di ristrutturazione volti a modificare gli elementi costruttivi e tecnici che possono compromettere la qualità acustica dell'ambiente abitativo.
Il decreto prevede che la qualità acustica sia perseguita attraverso un attento controllo di tutte le fasi di progettazione e di realizzazione del processo edilizio. La reale classe acustica sarà definita con verifiche a lavori ultimati e la classificazione acustica delle unità immobiliari di nuovi edifici sarà riportata nell’atto di compravendita, analogamente alla certificazione energetica.
Per le modalità e i criteri di classificazione acustica, di valutazione dei requisiti acustici e di verifica acustica, il decreto rinvia alla norma UNI 11367/2010, appena pubblicata.
Dal 1° gennaio 2014 sarà obbligatorio assicurare il livello di comfort minimo, definito dalla classe II, per ottenere l’abitabilità o l’agibilità delle unità immobiliari. Inoltre, nella progettazione acustica delle facciate occorrerà rispettare determinati requisiti, tenendo conto dell’eventuale zonizzazione acustica del territorio comunale e le fasce di pertinenza delle infrastrutture dei trasporti, al fine di garantire il livello mirino di comfort acustico all’interno delle unità immobiliari. Gli ospedali, le scuole e le strutture similari devono rispettare limiti particolari. Anche in tal caso il valore limite dell’'isolamento di facciata è definito in funzione della classificazione acustica comunale.
La dichiarazione della classe acustica sarà fornita dal tecnico competente in acustica ambientale dopo che lo stesso avrà effettuato misure sull’unità immobiliare interessata.
Al fine di consentire l’adeguamento degli attuali processi costruttivi alle disposizioni introdotte dal testo, fino al 31 dicembre 2011 è ammessa la classificazione acustica su base volontaria.
Il decreto relativo all’inquinamento acustico, che modificherà la Legge 447/1995, e il Dlgs 194/2005, ha lo scopo di riordinare le norme vigenti in materia di rumore, coordinando la normativa nazionale e quella comunitaria. Vengono disciplinati i “piani di risanamento” e i “piani di contenimento e abbattimento del rumore” in ipotesi particolari di impatto paesaggistico ambientale: è regolamentato l’accesso al piano di classificazione acustica comunale e al piano comunale di risanamento acustico.
Il decreto prevede l’istituzione, presso l’ISPRA, del Catasto Nazionale delle Sorgenti di Rumore, le cui modalità organizzative saranno successivamente definite dal Ministro dell’Ambiente.
La nuova normativa dovrà essere emanata entro luglio 2010, come previsto dalla legge 46/2010 che ha modificato la Legge 88/2009.
Al fine di consentire l’adeguamento degli attuali processi costruttivi alle disposizioni introdotte dal testo, fino al 31 dicembre 2011 è ammessa la classificazione acustica su base volontaria.
Il decreto relativo all’inquinamento acustico, che modificherà la Legge 447/1995, e il Dlgs 194/2005, ha lo scopo di riordinare le norme vigenti in materia di rumore, coordinando la normativa nazionale e quella comunitaria. Vengono disciplinati i “piani di risanamento” e i “piani di contenimento e abbattimento del rumore” in ipotesi particolari di impatto paesaggistico ambientale: è regolamentato l’accesso al piano di classificazione acustica comunale e al piano comunale di risanamento acustico.
Il decreto prevede l’istituzione, presso l’ISPRA, del Catasto Nazionale delle Sorgenti di Rumore, le cui modalità organizzative saranno successivamente definite dal Ministro dell’Ambiente.
La nuova normativa dovrà essere emanata entro luglio 2010, come previsto dalla legge 46/2010 che ha modificato la Legge 88/2009.
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