Dopo attente ricerche in rete ed informazioni ricevute da "amici" esperti ho trovato alcuni documenti in cui, diversi Istituti europei mettono in serio dubbio le prestazioni termiche dichiarate da alcuni produttori per i loro materiali isolanti termoriflettenti... tali istituti hanno dimostrato che con i metodi di misura della conduttività termica secondo le Norme Uni, tali materiali presentano un "reale" valore di conduttività pari a quello di un banalissimo polistirene... il beneficio garantito dalla riflettenza del materiale è solo di un mimino 30%! Sicuramente tali materiali non arrivano agli stupefacenti valori dichiarati da alcuni produttori nelle loro dispense tecniche... in Germania, su questo punto, ne è venuta fuori una causa che ha vietato alla ditta che produceva tali materiali di publicizzare i suoi prodotti con i valori indicati nelle sue brochure tecniche... siccome si dice il peccato ma non il peccatore, badate bene ad usare questi materiali... esigete sempre una dichiarazione di rispondenza CE per i materiali che volete utilizzare, in cui sia dichiarato un valore di conduttività misurato secondo metodi normati e in cui sia indicato il nome di una persona in carne ed ossa che si prenda la responsabilità di quel certificato... diffidate da certificati redatti da Istituti qualsiasi che magari testano i prodotti secondo metodi di prova inventati ad hoc da chi poi deve vendere il prodottto...
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domenica 23 novembre 2008
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18 commenti:
visto che vuol fare chiarezza perchè non si informa prima di infangare quelle che sono le innovazioni? Si è mai chiesto cosa si trova fra le lamiere della carlinga di un aereo? Come viene isolato un aereo che va da -50 a + 30 gradi in 15 min.?
Se mi lascia una mail personale posso girarle tutta la documentazione che supporta quanto scritto. La stessa documentazione che peraltro ho già inviato ad una nota azienda produttrice di isolanti termoriflettenti, senza aver ricevuto risposta in merito. In ogni caso, nessuno mette in dubbio l'efficacia della riflettenza dei materiali (che peraltro dovrebbe attestarsi su di un beneficio attorno al 30% circa in più). Io metto in dubbio i valori dichiarati dai costruttori, valori non certificati CE. Valori che in Germania non possono essere diffusi in quanto ingannevoli.
con molto piacere e sempre bello confrontarsi facehome@libeto.it attendo di essere contattato
Anonimo hai posta... fammi sapere cosa ne pensi...
Aggiungo un'altra considerazione... sull'ultimo numero della rivista CasaClima c'è un interessante articolo sulle tecnologie per ristrutturare edifici mantenendo bassi gli spessori di isolante... fatalità mancano gli isolanti termoriflettenti ma ci sono i sotto vuoto, i solar wall, ecc.... mi sa che a pensar male ci si azzecca...
stò ristrutturando casa, e nella scelta dell'isolamento termico, sono alla fine ricaduto su in prodotto termoriflettente di una notissima casa francese.
io ci capisco poco, ma tra tutti i prodotti che ho valutato (personalmente e senza farmi influenzare da nessuno) tramite ricerce e comparazioni, mi è piaciuto questo specifico materiale per il concetto di funzionamento, che invece di allungare i tempi di dispersione del calore, non fa altro che rifletterlo come uno specchio.
ora se possibile vorrei avere la documentazione di cui parla, e con la quale si evidenzia lo scarso funzionamento dei termoriflettenti.
ringrazi anticipatamente e lascio conatto per ricevere il materiale.
gabrielco@msn.com
Scusandomi per il ritardo Le ho appena inviato quanto in mio possesso. Saluti
visto che di chiarezza si parla.....innanzitutto chiariamo un punto fondamentale: i termoriflettenti operano secondo i concetti di irraggiamento e non di conducibilità, motivo per cui non si può parlare di lambda, conduttività, ma solo di resistenza e trasmittanza. aggiungo inoltre che in tutta europa (sono molto informato per l'attività che svolgo) non esistono metodologie di calcolo che rilasciano un valore certo sul beneficio dei trmriflettenti; per questo motivo le più serie aziende del settore offrono come servizio la possibilità di misurare in opera i pacchetti murari richiesti dal committente con un termoflussimetro (strumento utilizzato dai blasonati istituti di certificazione che si affidano al produttore per le modaalità di misurazione!!!!). questo metodo assicura un risultato certo che non può essere riscontrato, con certezza e per presenza di errori certi in fase di progettazione, con alcuno dei sistemi di calcolo che utilizzano i progettisti seduti sulle poltrone e che non tengono conto di molteplici fattori legati alla messa in opera degli isolanti tradizionali. chiarito ciò sono anche io a totale disposizione per qualunque chiarimento in merito. le devo parziale ragione in virtù del fatto che molti improvvisati diffondono dati relativi ad alcune applicazioni, abbastanza empirici e obiettabili, ma sono a disposizione per qualunque informazione in merito che rilascio solo a referenziati e non all'interno di un blog. va considerato inoltre il fatto che basta un pò di sensibilità e filosofia costruttiva per ottenere vantaggi irripetibili con materiali tradizionali come ad esempio sfasature non al di sotto di 7,40h per i tetti a falda e tutte le superfici opache verticali. aquafly@libero.it
Gentile anonimo grazie per il suo intervento nella questione. Però lei afferma che molte ditte offrono la misura in campo con il termoflussimetro strumento che, se non erro, non è in grado di misurare il parziale beneficio dovuto all'irraggiamento. Di conseguenza il termoflussimetro misura la resistenza termica dovuta al pannello termoriflettente che non è altro che un feltrino di "soli" 2 cm scarsi. O sbaglio?
salve emacalle,
la misurazione con il termoflussimetro, che io sappia, fornisce la trasmittanza U di un pacchetto murario: cioè il quantitativo di radiazione termica che in un dato lasso di tempo attraversa un dato pacchetto murario; tale dato con l'ausilio dei valori noti dei materiali fornisce per deduzione di calcolo anche la R e di conseguenza le conducibilità dei vari strati che compongono il pacchetto murario. è qui il problema: la conducibilità è quel valore attribuito al termoriflettente che non può essere considerato veritiero poichè come già affermato parliamo di irraggiamento e non di conducibilità. ribadisco di essere a sua disposizione anche verbale o telefonica previo contatto sulla mia mail e quindi identificazione mia e sua....per correttezza.
p.s. ho scritto: "le più serie aziende del settore offrono come servizio la possibilità di misurare in opera i pacchetti murari richiesti dal committente con un termoflussimetro"
Quindi la verifica con il termoflussimetro, nel caso dei materiali termoriflettenti non si avvicina nemmeno ai valori dichiarati dai produttori (alcuni paraganano il valore di resistenza termica dei termoriflettenti a 20 cm di isolante tradizionale). Quindi o ci si fida ciecamente dei produttori e dei "loro" certificati o non ci si fida... in ogni caso la contatto anche via mail, in quanto sono molto interessato all'argomento
Lascio la mia mail, lorenzamirav@yahoo.it,chiedendo se è possibile girarmi la documentazione di cui si parlava.. Grazie!
Ciao emacalle sono morfix del forum di mc4. Vorrei chiederti se gentilmente potresti girare anche a me la documentazione dei materilai isolanti termoriflettenti. il mio indirizzo mail è: arch.trivisonno@virgilio.it
Grazie
E' passato diverso tempo in merito alla vostra discussione, io ci sono capitato solo oggi ajmè, comunque volevo riportare la mia esperienza se vi può essere d'aiuto.
Ho avuto diverse occasioni di testare in opera i materiali che definirei più che termo, come multiriflettenti.
Ho utilizzato si termoflussimetri secondo la normativa ISO9869 che vi invito a cercare e a visionare attentamente.
I risultati sono stati stupefacenti sia in facciate sud come in quelle Nord, la cosa interessante è che dato lo scostamento di delta temperatura di minimo 10 C° come chiede la norma e lasciato il flussimetro almeno 5 gg su superfici minime di 3 mq le trasmittanze si stabilizzano ( la media di rilievo è stata Ut vicino a 0,10 W/m2K ) effettuando circa 350 rilievi giorno.
Ho anche utilizzato dei globotermometri per valutare la radiazione passante la muratura e i picchi massimi di esercizio....i dati sono stati 800 ( ottocento) w/m2 in esterno a mezzoiorno con sfasamento oltre le 15 ore e un ingresso di 7( sette) w/m2, quindi al costruttore ho dimostrato la capacità unica di questi materiali di resistere al surriscaldamento strutturale.
Credo che se funziona così non ci siano problemi.
Oggi come oggi esietono le norme pe poter effettuare certificazioni più veritiere dei calcoli.
P.s.: nel tempo mi sono reso conto che nella fase di calcolo utilizzo i Lambda dichiarati dalla ditte certificate CE, ma la legge prevede il lambda da progetto, ovvero modificato da UNI EN 10351, e UNI EN 10355...ed altre ( 1745 laterizi, o la UNI 10456 lettera a e b ) ect ect etc.
Spero di avervi alemno dato un nuovo spunto di pensiero.
Ciao a presto Albert
Ciao emacalle,
Potresti girare anche a me la documentazione in tuo possesso?
L'indirizzo e' il seguente: claudioconcu68@gmail.com
Grazie!!!
Ciao emacalle,
Potresti girare anche a me la documentazione in tuo possesso?
L'indirizzo e' il seguente: claudioconcu68@gmail.com
Grazie!!!
leggo tutte le interessanti considerazioni e chiedo:
mio fratello ha una mansarda abitabile il cui tetto non isolato ha un tavolato coperto da uno strato di foglio catramato e tegole in cemento.
Quindi oltre che non isolato anche non ventilato.
Volendo cercare un isolamento termico avevano suggerito pannelli di lana di roccia fra i murali portanti e sotto di essi delta foil traspirante e poi cartongesso.
Ma il dubbio è che formandosi condensa sotto il tavolato con il tempo si possa creare un problema serio.
Vedendo la pubblicità dei noti prodotto termoriflettenti di casa francese avevo pensato di poter risolvere il problema senza necessità di creare un'adeguata ventilazione al tavolato.
Purtroppo nessuno mi riesce a dare risposte sicure anche se tutti i rappresentanti giurano che il loro prodotto è il migliore.
Se qualcuno può aiutarmi sarebbe gradito.
Segnalo anche la mia mail per eventuali contatti diretti.
pizzocco@yahoo.com
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