Ormai è da un pò d'anni che quando andiamo a comprare un elettrodomestico lo possiamo scegliere in base a quanto effettivamente consuma grazie alle classi energetiche riportate nel certificato esposto vicino ad esso. Stessa cosa quando andiamo ad acquistare un auto. Possiamo sceglierla in base al consumo di carburante dichiarato dal costruttore su prove standard. L'unico campo in cui nessuno fino a qualche tempo dava notizia dei consumi era proprio quello immobiliare. Questa lacuna è stata superata grazie al Decreto Legislativo n.192 del 2005 che ha introdotto in Italia, dopo anni di attesa, la certificazione obbligatoria per tutti gli edifici di nuova costruzione terminati dopo un anno dall'entrata in vigore del decreto. L'ulteriore passo avanti è stato fatto con il D.Lgs. n. 311 del 2006 che ha introdotto la certificazione obbligatoria anche per gli edifici esistenti nel momento della loro immissione sul mercato. Per gli edifici esistenti, però, la certificazione obbligatoria viene applicata a step. Dal 1° Luglio 2007 per gli edifici con superficie calpestabile > di 1.000 mq; dal 1° Luglio 2008 per quelli con superficie < di 1.000 mq ad eccezione delle singole unità immobiliari; dal 1° Luglio 2009 per tutti gli edifici comprese le singole unità immobiliare. Attenzione che il venditore è obbligato ad allegare il certificato al contratto di vendita. Qualora questo non avvenga o il certificato sia non eseguito correttamente, il contratto può essere annullato dalla parte acquirente in qualsiasi momento. Questo discorso è valido sia per i contratti di vendita che per quelli di locazione.
Ma alla fine cosa troviamo in un certificato energetico? In un certificato energetico dovremmo trovare (uso il condizionale perchè manca ancora un modello "nazionale" di certificato) un elenco di classi e un indicatore che indichi in che classe si trova l'edificio che desideriamo acquistare. Le classi molto probabilmente partiranno dalla lettera A+ (casa passiva a consumo zero) alla lettere F o G. La A indica un consumo molto basso (anche a zero in alcuni casi), la F un consumo molto alto. Praticamente è lo stesso sistema che viene usato nel campo degli elettrodomestici. Il valore indicato sarà espresso in "kWh/mq anno"; non è altro che un'unità di misura che indica quanta energia ha bisogno il nostro appartamento per essere riscaldato e per la produzione di acqua calda sanitaria per ogni mq di superficie ogni anno. A questo punto, finalmente, una persona anche senza la minima conoscenza tecnica riuscirà a confrontare due appartamenti diversi e potrà scegliere quello che consuma di meno tra i due, risparmiando negli anni a venire un sacco di euro e preservando l'ambiente... ciao
1 commento:
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